Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
Immaginate di camminare in una strada solitaria. È il tramonto. Le luci della strada non sono state ancora accese. Il rumore del traffico si sente provenire solo da distante. Improvvisamente, tre giovani escono da dietro una veranda e iniziano a camminare in silenzio dietro di voi, sempre più vicini. Hanno nelle mani delle mazze da baseball. Immaginate come il vostro corpo possa reagire in questa situazione. Il respiro può farsi più profondo, i muscoli diventano tesi, la frequenza cardiaca e la pressione aumentano, la bocca diventa asciutta, le pupille di dilatano. Tutto il tuo corpo si sta preparando per una lotta o per una fuga. Un medico che appare improvvisamente al vostro fianco con uno stetoscopio si accorge immediatamente di tutte le risposte fisiologiche attivate. Immaginatevi nella scena, secondo voi sareste consapevoli di tutti i vari cambiamenti che avvengono nel vostro corpo? o nella situazione di pericolo l'attenzione sarà focalizzata sulla minaccia? Se vi trovaste a vivere una situazione di pericolo nella realtà probabilmente la vostra attenzione sarà focalizzata sulla minaccia, cercando di tenere sotto controllo, in questo caso i tre giovani. Ci si starà guardando intorno disperatamente cercando un modo per scappare, senza fare caso alle sensazioni corporee. L'attivazione che si crea può permettere di notare un portone aperto dove rifugiarsi e fuggire dal pericolo. Questo episodio ha causato una forte paura ma non è un attacco di panico. Vediamo perchè. Nell' attacco di panico solitamente non vi è alcuna minaccia evidente. L'attacco può avvenire mentre si è tranquillamente seduti in un ristorante o in macchina. L' attivazione fisica è la stessa, ma la minaccia percepita è diversa. Nel disturbo di panico l'attenzione non è focalizzata sull'esterno ma sull'interno (sui sintomi fisici e sui pensieri). Alcune persone che soffrono di disturbo di panico si focalizzano principalmente sul loro frequenza cardiaca, che sembra andare sempre più veloce e la paura è quella di poter avere un attacco di cuore. Altri sentono di non avere abbastanza fiato e vanno iperventilazione. Poiché non vi è alcuna minaccia esterna, non c'è modo di scappare. La paura è spesso quella di perdere il controllo di se stessi e fare qualcosa di imbarazzante o pericoloso, come urlare o cadere a terra. Riassumendo:
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April 2020
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