Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
Che cosa s’intende per timore di contaminazione? Rachman (2004) ha definito il timore di contaminazione come un’intensa e persistente sensazione di essere stato contaminato, infettato o messo in pericolo da un contatto, diretto o indiretto, con una persona, un luogo o un oggetto percepito sporco, impuro, infetto o dannoso. Il timore di contaminazione può essere divisa in due tipologie:
Ad esempio, un paziente, ha iniziato sentirsi internamente sporco dopo aver scoperto che il marito le era stato infedele. La donna si sentiva sporca e si lavava le mani ogni volta che toccava qualcosa di suo marito o dopo aver parlato al telefono con lui. Un altro esempio è quello di Stefano che aveva sperimentato una grave contaminazione mentale innescata da immagini intrusive con paura di far del male agli altri. Il degrado, l'umiliazione, la critica dolorosa, e il tradimento attivavano la contaminazione. La contaminazione mentale ha anche un certo numero di qualità distintive:
Le compulsioni e gli evitamenti Le compulsioni possono essere rituali eseguiti per neutralizzare gli agenti inquinanti mentali. Gli evitamenti riguardano le persone, i luoghi, i ricordi, le parole o le immagini che possono portare contaminazione mentale. A volte c'è l'impossibilità di nominare ciò che si evita perchè nominandole ci si può contaminare. Le cause E' difficile attribuire le cause ad un unico fattore. La ricerca parla dell'influenza di diversi fattori come la storia di vita, predisposizioni genetiche e le credenze distorte. Nel caso della contaminazione mentale alcuni pensieri intrusivi possono derivare dalla memoria di atto immorale, di un maltrattamento fisico o psicologico, dal sentirsi criticati e offesi.
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