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Via Giannelli, 36 Ancona |
La trappola del " sono un fallito".
Se possedete questo schema, potreste avere la sensazione di essere dei falliti e che le vostre prestazioni e capacità in vari ambiti della vita quotidiana siano inferiori a quelle degli altri.
Spesso, le persone con questa trappola, si sentono abbattute, scoraggiate e portano costantemente l'attenzione sui propri amici, colleghi e conoscenti che sono riusciti avere posizioni lavorative e relazioni che vi appaiono migliori delle vostre e, confrontandosi con essi, ci si sente sempre più inferiori e inetti.
Altre persone con questo schema, invece, hanno raggiunto una buona posizione lavorativa ma sentono di non esserselo meritato e di essere degli impostori, perchè dentro di loro hanno la sensazione di non essere così competenti come gli altri pensano che siano.
Alcune volte la persona inconsciamente mette in atto come un auto-sabotaggio per evitare la sofferenza del fallimento. Percependo di non poter raggiungere buoni risultati, si impegna poco in quel che fa, procrastina, non compie i passi necessari utili, non prende mai l’iniziativa, finendo con l’ottenere realmente un risultato scarso. Il fallimento verrà attribuito alle poche capacità, mentre in realtà è dato dal comportamento passivo della persona.
Origini della trappola.
Se sentite di aver sviluppato questo schema, forse, avete avuto dei genitori molto critici rispetto alle prestazioni scolastiche e lavorative. Alle volte gli stessi genitori erano/sono persone di successo e voi avete finito di credere che non sareste mai arrivati ad essere come loro , in altre occasioni erano gli stessi genitori a fare confronti con gli altri bambini e a farvi sentire inferiori e perdenti. Avete quindi sviluppato l'idea di non essere mai all'altezza e avete smesso di provarci.
Cosa fare?
Fermatevi e cercate di capire se siete caduti in una di queste trappole:
Questi consigli possono tuttavia non essere sufficienti per raggiungere un cambiamento nella propria visione di se stessi, se la trappola persiste da molto tempo potreste pensare di rivolgervi ad uno psicologo.
Bibliografia
Reinventa la tua vita. Jeffrey E. Young, Janet S. Klosko.
Spesso, le persone con questa trappola, si sentono abbattute, scoraggiate e portano costantemente l'attenzione sui propri amici, colleghi e conoscenti che sono riusciti avere posizioni lavorative e relazioni che vi appaiono migliori delle vostre e, confrontandosi con essi, ci si sente sempre più inferiori e inetti.
Altre persone con questo schema, invece, hanno raggiunto una buona posizione lavorativa ma sentono di non esserselo meritato e di essere degli impostori, perchè dentro di loro hanno la sensazione di non essere così competenti come gli altri pensano che siano.
Alcune volte la persona inconsciamente mette in atto come un auto-sabotaggio per evitare la sofferenza del fallimento. Percependo di non poter raggiungere buoni risultati, si impegna poco in quel che fa, procrastina, non compie i passi necessari utili, non prende mai l’iniziativa, finendo con l’ottenere realmente un risultato scarso. Il fallimento verrà attribuito alle poche capacità, mentre in realtà è dato dal comportamento passivo della persona.
Origini della trappola.
Se sentite di aver sviluppato questo schema, forse, avete avuto dei genitori molto critici rispetto alle prestazioni scolastiche e lavorative. Alle volte gli stessi genitori erano/sono persone di successo e voi avete finito di credere che non sareste mai arrivati ad essere come loro , in altre occasioni erano gli stessi genitori a fare confronti con gli altri bambini e a farvi sentire inferiori e perdenti. Avete quindi sviluppato l'idea di non essere mai all'altezza e avete smesso di provarci.
Cosa fare?
Fermatevi e cercate di capire se siete caduti in una di queste trappole:
- avete scelto una professione al di sotto delle vostre possibilità per evitare il fallimento
- avete cercato di frenare una possibile promozione , non chiedendola, non facendovi pubblicità, non facendovi conoscere ecc. perchè non vi sentivate all'altezza
- fate ritardi al lavoro, numerose assenze, prestazioni insufficienti o proroghe?
- passate da un lavoro all'altro senza sviluppare una reale competenza in un ambito e senza specializzarvi in niente?
- avete scelto una professione dove è difficile aver successo?
- non prendete l'iniziative e decisioni
- sentite di essere privi di talento
Questi consigli possono tuttavia non essere sufficienti per raggiungere un cambiamento nella propria visione di se stessi, se la trappola persiste da molto tempo potreste pensare di rivolgervi ad uno psicologo.
Bibliografia
Reinventa la tua vita. Jeffrey E. Young, Janet S. Klosko.
DOVE MI TROVO:
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Dottoressa Annalisa Scarpini Psicologo Ancona Cellulare.: 338 5416763 Riceve presso: Via Giannelli, 36 - 60123 | Ancona Iscritta All’Ordine degli Psicologi delle Marche Numero: 2346 |
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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L'autore non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post. Alcuni testi o immagini inserite in questo blog sono tratte da internet e, pertanto, considerate di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, vogliate comunicarlo via email, saranno immediatamente rimossi.
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