Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
"Non sono mai andato a cena fuori , mi piacerebbe molto esserne in grado, ma odio la sensazione che mi prende e il non poter fuggire" Oggi parleremo di una paura molto diffusa, quella di mangiare davanti agli altri. Immaginiamo le conseguenze che ci possono essere nella vita di una persona con questa paura: il lavoro e le relazioni sociali possono subire enormi limitazioni . Davanti a questo disagio le persone possono cercare di resistere e stare nell'ansia per tutto il pasto, oppure evitare del tutto. L' evitamento, come abbiamo spesso detto, crea un circolo vizioso che porta a mantenere il disagio rendendo sempre più difficile mangiare e bere di fronte agli altri. Inoltre l'evitamento porta a ritrovarsi spesso a mangiare da soli, declinando gli inviti, con enormi conseguenze per la propria vita sociale e per il proprio umore. Ma che cos'è che porta ad avere questa paura? La paura di mangiare e bere di fronte agli altri può essere innescata da una grande varietà di situazioni:
Spesso la paura di mangiare si intensifica in proporzione quanto sia complicato mangiare un determinato cibo. Per esempio gli alimenti che richiedono il cucchiaio come insalate, zuppe sono di solito più ansiogeni per il rischio di sbrodolarsi. Oppure gli spaghetti a causa della difficoltà nel riuscire a raccoglierli nella forchetta. Per quanto riguarda le bevande solitamente le più ansiogene sono quelle che possono macchiare per esempio il caffè o il vino. Ma quali sono i timori? Vediamoli insieme:
La ricerca sull' ansia sociale ha visto che alla base di tutti questi timori c'è la paura di fare una figuraccia e di essere valutati negativamente dagli altri. TRATTAMENTO La terapia cogntivo-compotamentale prevede l'individuazione dei pensieri automatici negativi e la sostituzione di questi pensieri con modelli di pensiero più razionali. Unita all'esposizione alle situazioni ansiogene.
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April 2020
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