Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
Il confine è un limite e ogni giorno utilizziamo questo limite per effettuare delle scelte, per esempio per dire si e per dire no. Il modo in cui utilizziamo i nostri confini rispecchia ciò che abbiamo appreso nel passato per adattarci alle situazioni in cui siamo cresciuti e per far fronte alla relazioni difficili nel corso dell'infanzia. Questa modalità comportamentale appresa, oggi si ripresenta in modo automatico . Se nel corso dello sviluppo non si ha avuto la possibilità di sperimentare dei sani confini relazionali si tenderà o a diventare troppo passivi o aggressivi, senza riuscire a definire i limiti tra sè e l'altro. Il nostro corpo ci pone dei segnali di confine, per esempio: - se ci irrigidiamo, tendiamo a fare dei passi all'indietro e abbiamo l'impulso ad allontanarci, . significa che la persona che abbiamo davanti si sta avvicinando troppo e abbiamo bisogno di mettere un confine. E questo è vero anche al contrario. -se vediamo una persona che cerca di allontanarsi e più ci avviciniamo più mostra segnali di disagio significa che le stiamo parlando ad una distanza troppo ravvicinata. Stile sottoconfinato Questo stile solitamente si forma in ambienti famigliari dove le persone tendono a fondersi tra loro, dove non viene rinforzata l'autonomia, anzi, l'individualità viene considerata come una cosa negativa. Le persone con questi confini non sanno dire NO e hanno difficoltà a differenziare i propri bisogni, emozioni e opinioni da quelle degli altri, perchè non l'hanno mai fatto e tendono quindi a riproporre lo stile relazionale appreso dai genitori anche nel mondo esterno. Esempio di stile sottoconfinato: -potresti aiutare gli altri anche quando non vuoi -accettare di vedere film che non ti piacciono - temere che se dirai no, gli altri ti rifiuteranno - difficoltà a distinguere te stesso dall'altro - rivolgerti agli altri per chiedere informazioni e consigli e accettare come vero quello che pensa l'altro -dare troppo -tendenza ad avvicinarsi troppo fisicamente ed emotivamente agli altri Le persone con questo stile avrebbero bisogno di imparare ad essere maggiormente connesse con se stesse e a fare esperienza del NO. Stile Iperconfinato Quando parliamo di stile iperconfinato ci riferiamo a confini rigidi , in cui c'è facilità a dire NO, perchè il si è visto come cedere all'altro. Solitamente, questa modalità comportamentale viene appresa in ambienti dove il contatto fisico e emotivo veniva evitato e dove il bambino è divenuto velocemente autosufficiente e in guardia. Alcuni esempi: - tendenza a mettere un muro per non far entrare l'altro e non farlo avvicinare troppo - essere in guardia dall'altro e difendere il proprio spazio personale -sentire il contatto con l'altro come invadente -evitare di chiedere aiuto Il corpo tende a mandare il messaggio all'altro di distanza. Dietro questo stile, a volte, si nasconde la paura di divenire vulnerabile. Le persone con questi confini dovrebbero imparare che la vicinanza non è pericolo e che chiedere aiuto non significa essere vulnerabili. Confine a pendolo Questo lo stile oscilla tra il sottoconfinato e l'iperconfinato. Come posso esserti utile? Aiutandoti ad aumentare la consapevolezza rispetto ai segnali del corpo che indicano una violazione di confine, saper leggere i segnali provenienti dagli altri e rispettare i loro confini. Far in modo che il confine relazionale diventi una scelta piuttosto che un automatismo.
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April 2020
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