Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
Tutti si preoccupano per la propria salute, ma per alcune persone, il timore di essere malato può essere tale da inferire nella vita di tutti i giorni. Queste persone vivono nella paura di avere una grave malattia, nonostante i test medici dimostrino che sono in buona salute. Uno studio pubblicato su JAMA (Journal of the American Medical Association) ha definito l'ansia per la propria salute come "una paura persistente o una convinzione di avere una grave malattia medica non diagnosticata". Cerchiamo di capire meglio.. Una persona con questo problema può percepire le normali funzioni corporee, per esempio i battiti cardiaci, la sudorazione e i movimenti intestinali come sintomi di una grave malattia. Non solo, le persone preoccupate per la propria salute possono interpretare un raffreddamento, un linfonodo gonfio o una piccola ferita come un segno di un problema più grave. L'attenzione della persona può quindi concentrarsi su un particolare organo, come ad esempio i polmoni, o solo su una malattia, come il cancro o l'HIV oppure si possono temere più malattie o una malattia dopo l'altra. Conseguenze: il pensiero è costantemente rivolto alla propria salute, si possono fare visite frequenti dal proprio medico di base o da medici specialistici e si può trascorrere gran parte del tempo a cercare su internet i sintomi o come si contraggono eventuali malattie. Anche se le analisi risultano negative, la persona può non trovare alcun sollievo da questa notizia. Un risultato negativo può rendere le cose ancora peggiori, le paure crescono e c'è la percezione che nessuno creda ai sintomi presentati, e che il problema non potrà mai essere diagnosticato e trattato con successo. Alcuni individui possono evitare di andare dal medico per paura di scoprire di avere una grave malattia e possono evitare persone, luoghi e le attività che potrebbero rappresentare un rischio per la salute. Nel DSM 5 il Disturbo d’Ansia di malattia viene descritto così: • Preoccupazione di avere o contrarre una grave malattia • I sintomi somatici non sono presenti , o se presenti solo di lieve entità. Se è presente un’altra condizione medica o vi è un rischio elevato di svilupparla, la preoccupazione è chiaramente eccessiva o sproporzionata. • È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e l’individuo si allarma facilmente riguardo al proprio stato di salute. • L’individuo attua eccessivi comportamenti correlati alla salute (es: controlla ripetutamente il proprio corpo cercando segni di malattia) o presenta un evitamento disadattivo. • La preoccupazione per la malattia è presente da almeno 6 mesi ma la specifica patologia temuta può cambiare nel corso di tale periodo di tempo • La preoccupazione riguardante la malattia non è meglio spiegata da un altro disturbo mentale come il disturbo da sintomi somatici, il disturbo di panico, il disturbo d’ansia generalizzata, il disturbo di dismorfismo corporeo, il disturbo ossessivo compulsivo o il disturbo delirante (tipo somatico). L'esordio del problema E' stato ipotizzato che il problema possa emergere dopo il recupero da una grave malattia, o dopo la malattia di una persona cara o di un amico. Anche una propria condizione medica attuale può innescare ansia per la salute. Altri fattori che incidono sullo sviluppo, si ipotizza possano essere periodi di stress, una maggiore esposizione a informazioni su una malattia da parte dei media, tratti di personalità. Altre volte, una persona potrebbe iniziarsi a preoccuparsi eccessivamente per la propria salute quando si avvicina l'età in cui uno dei genitori è morto, soprattutto se prematuramente. Un esempio riportato da una persona con ansia per la propria salute. Mi sono svegliato con la vista offuscata dal mio occhio sinistro. Ho strofinato gli occhi e ho utilizzato un collirio. Ma quando la vista è rimasta offuscata per diversi giorni, la mia mente ha cominciato a vagare. C'è qualcosa di sbagliato in questo lato del mio cervello? Sono andato al computer, dove ho scritto su google"offuscamento della vista e tumore." 199.000 risultati, molti dei quali confermato i miei peggiori incubi. Sono stato preso da terrore. In realtà, un nero. Non volevo parlare con nessuno. Non volevo pensare. O mangiare. Stavo morendo. Sapevo che stavo morendo. Molto spesso nessuna rassicurazione aiuta. "Il cervello è così potente che può davvero convincersi della malattia", spiega Caroline Goldmacher-Kern, psicoterapeuta di New York specializzata in disturbi d'ansia. Secondo Suzanne Koven, "Tutte le malattie coinvolgono sia la mente e il corpo". La forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace per questo problema è quella cognitivo-comportamentale. Tale terapia coinvolge attivamente il paziente nella risoluzione del disturbo e si concentra sull’apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali.
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