Dott.ssa Annalisa Scarpini
I 10 segnali per riconoscere lo stress nel familiare che assiste il proprio caro con demenza16/8/2016 Prendersi cura di un proprio caro affetto da demenza non è facile e può lasciare emotivamente, mentalmente e fisicamente esausti. In alcune giornate ci si sente di potercela fare, di dover tirare la cinghia, altri giorni,invece, si inizia a pensare di non farcela. Il malato può cambiare velocemente, alcuni momenti stare meglio, in altri invece la gestione diventa difficile, richiedendo una presenza e attenzione continua. Molti caregiver, impegnati quotidianamente nella cura del proprio caro, riportano di sentirsi spesso senza energie, impotenti, senza speranza, preoccupati per il futuro, arrabbiati e risentiti. Quali sono i familiari che hanno maggiori probabilità di andare incontro ad una situazione di stress? Quelli che si prendono cura di una persona che ha bisogno di aiuto per svolgere la maggior parte delle attività quotidiane e lo fanno senza un aiuto esterno. In questo contesto spesso troviamo un unico familiare farsi carico dell'assistenza che ha modificato il proprio stile di vita per adattarsi al ruolo di caregiver. Il tempo per sè si riduce e la routine quotidiana ruota intorno a doveri (fare la spesa, il bucato, cucinare, pulire, ecc.) e nella cura della persona. E' in queste circostanze che può svilupparsi in modo più frequente uno stato di profondo logoramento/stress dovuto all'assistenza. Le conseguenze dello stress legato all'assistenza
Lo stress può danneggiare la salute e riconoscerne i segnali è il primo passo per modificare qualcosa nell'assistenza e ritrovare l'equilibrio perduto nella propria vita. I 10 segnali che ci permettono di individuare la presenza di uno stress psicologico 1. La negazione della malattia. A volte ci si protegge dal dolore cercando di non vedere e di sminuire la gravità della demenza del proprio caro, assumendosi un eccessivo carico di impegno nell'assistenza senza chiedere un aiuto all'esterno. Se si sta attraversando un periodo di stress e di negazione della malattia potrebbero verificarsi episodi di questo tipo: per esempio, chiedere al malato cose che non riesce più a fare e arrabbiarsi se non riesce. Pretendere dal proprio caro che faccia le cose come prima, cercando di spiegargli e di farlo ragionare quando sbaglia. 2. La rabbia verso il proprio caro con demenza: "Se mi chiede che ora è ancora una volta mi metto a urlare!" La rabbia perchè si rivorebbe la persona com'era prima. La rabbia verso il destino: " Perchè è successo proprio alla nostra famiglia e in questo momento della vita in cui mi aspettavo di vivere un periodo sereno?" La rabbia perchè le persone vicino non capiscono cosa sta succedendo. La rabbia verso se stessi. 3. Ritiro sociale da amici e dalle attività che una volta portavano piacere con una sensazione di stare perdendo la vita. 4. L'ansia per il futuro. "Cosa succederà quando avrà bisogno di più attenzione di quanto io possa offrirne?Cosa succederà se io mi ammalo?" 5. La depressione. Un eccessiva tristezza può presentarsi con una sensazione di stanchezza, di mancanza di energie, di perdita di interessi. Alcuni caregiver si sentono così stanchi e svuotati che spesso passano molto tempo a letto, sentono di non riuscire più ad assistere il proprio caro come prima. “Sono troppo stanco per questo." 6. Modificazione dell’alimentazione e del sonno. Alcuni caregiver mangiano di meno e perdono interesse per il cibo. Inoltre, possono essere presenti disturbi del sonno dovuti a pensieri che impediscono di addormentarsi. Il sonno può essere disturbato anche dal proprio caro che si sveglia e richiede la presenza di qualcuno anche d notte. 7. Ansia generalizzata. L’ansia può presentarsi sotto forma di nodo alla gola, disturbi gastrointestinali e altri sintomi somatici. Molte volte, dietro a questo sintomo, si nasconde il bisogno di tenere tutto sotto controllo e per fare questo si pensa a tutte le cose che potrebbero accadere "E se mentre sono a fare la spesa cade e si fa male?" 8. Irritabilità che porta a sbalzi d'umore e a dare risposte d’istinto e aggressive. 9. Mancanza di concentrazione che rende difficile eseguire le attività lavorative, familiari e di svago "Ero così occupato, che ho dimenticato un appuntamento." 10. Problemi di salute "Non riesco a ricordare l'ultima volta che mi sono sentito bene." Se pensate di star vivendo un periodo di forte stress non esitate a parlarne con il vostro medico di base. Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
1 Comment
Carla
18/8/2016 23:12:12
Questo lo sapevo già. Ditemi la cura per favore. Quando i nostri cari non vi saranno più staremo meglio? Io vorrei essere meno stressata ora!
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