Dott.ssa Annalisa Scarpini
La depressione nell'anziano è stata spesso sottovalutata, non diagnosticata e di conseguenza non curata. La difficoltà nell'individuazione di questo disturbo può essere dovuta al fatto che, spesso, alcuni sintomi come insonnia, problemi di concentrazione, insoddisfazione, riduzione dell'appetito sono spesso associati ad una normale vecchiaia. La persona anziana d'altro canto, difficilmente si lamenta per il suo umore ma per sintomi medici. Questo avviene perchè uno dei pregiudizi comuni da cui spesso si viene influenzati è che è normale per un anziano essere triste. I possibili fattori di rischio: Biologici: lieve decadimento cognitivo, problemi di salute, predisposizione alla depressione Psicologici: scarsa autostima, perdita delle capacità relazionali Sociali: solitudine, povertà, riduzione delle relazioni, perdita dell'autonomia, pensionamento Eventi di vita stressanti es. lutti. Alcune caratteristiche: Umore: Triste, preoccupato, irritabile. Perdita di interesse per gran parte delle cose che prima interessavano, difficoltà di concentrazione, scarsa autostima, contenuto di pensiero negativo, indecisione, senso di colpa. Comportamento: Rallentamento o agitazione psicomotoria, facilità al pianto, ritiro sociale, dipendenza. Aspetti somatici:Disturbi del sonno (insonnia o ipersonnia), riduzione o aumento dell’appetito, calo o incremento del peso, turbe gastrointestinali. Molti anziani non chiedono aiuto ad uno psicologo o a uno psichiatra. Questo avviene per paura di essere valutati come mentalmente compromessi, perchè temono l'istituzionalizzazione o/e perchè pensano che ormai arrivati ad una certa età sia normale sentirsi così e non vale la pena spendere dei soldi o spostarsi da casa per stare meglio. Molti credono che ogni nuova attività sia troppo difficile e si reputa troppo vecchio per cambiare. E' importante inoltre effettuare una buona diagnosi differenziale tra pseudodemenza e demenza. Spesso un lieve decadimento cognitivo può essere causato da un disturbo di natura depressiva e,in questo caso, si utilizza il termine “pseudodemenza”oppure può indicare l'esordio di una forma di demenza. Bibliografia: Curare la depressione negli anziani. Lucio Bizzini, Vera Bizzini e Christine Favre. Franco Angeli 2009 Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
0 Comments
Leave a Reply. |
CONTATTITel.3385416763 Rimani aggiornato e continua a leggere gli articoli e le novità su Facebook:
|