Dott.ssa Annalisa Scarpini
Accettare e convivere con un proprio caro con una diagnosi di Alzheimer può essere fortemente traumatico per una persona adulta e ancor più, può esserlo per un bambino. Alcuni legami tra nonni e nipoti sono molto forti e caratterizzati da una stretta vicinanza emotiva e per questo è importante in primis informare il bambino della malattia del nonno/a. La prima reazione potrebbe essere di paura e i più piccoli potrebbero pensare che anche mamma e papà potrebbero un giorno ammalarsi, per questo è fondamentale rassicurare e spiegare al proprio figlio, che la malattia del nonno/a non è contagiosa e che colpisce solo alcune persone anziane. E' utile far comprendere al bambino che l'Alzheimer causa problemi di memoria che portano il nonno o la nonna ad essere ripetitivi e a confondere i nomi e non sapere, a volte, quello che stanno facendo. Senza adeguate informazioni i nipoti potrebbero sentirsi offesi o rifiutati dalle reazioni strane del nonno/a. E' anche importante spiegargli che non esistono colpe per questa malattia. I minori, a seconda dell’età, interpretano e riconoscono il problema, soprattutto se i nonni malati vivono in casa o ci trascorrono molto tempo insieme e potrebbero attribuirsi delle colpe o effettuare delle errate valutazioni. E’ necessario far comprendere loro come affrontare la diversità causata dalla malattia, i comportamenti aggressivi e i vuoti di memoria che ne scaturiscono, per evitare che si trovino spiazzati. E' inoltre fondamentale preparare il bambino alle modifiche che avverranno nel corso del tempo. Nelle prime fasi della malattia, i nipoti sono molto importanti per i nonni, perché li aiutano a rendere le giornate meno pesanti, li fanno sentire utili e si divertono insieme. Nelle fasi più avanzate, i disturbi comportamentali e i problemi cognitivi, possono ridurre l'interesse che l'anziano aveva nei confronti dei propri nipoti e portare a reazioni mai verificatesi prima. Ogni genitore dovrebbe trasmettere al proprio figlio il concetto che il loro nonno/a, è ancora la stessa persona di prima, il suo cuore e il suo amore per loro rimangono invariati, anche se hanno perso delle abilità e non possono giocare con loro come prima. L'assistenza alla persona cara potrebbe, inoltre, portare a trascurare i bisogni dei propri figli o sottovalutare dei problemi. Bisogna essere consapevoli quando ciò sta avvenendo e quando la situazione ci sta sfuggendo di mano, per poter trovare delle adeguate soluzioni come ricorrere ad un aiuto esterno per almeno alcune ore al giorno da poter dedicare ai propri figli. Vediamo alcune delle emozioni provate dei bambini e degli adolescenti :
Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
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