Dott.ssa Annalisa Scarpini
Molte delle paure e delle ansie delle persone affette da demenza derivano dalla sensazione di estraneità rispetto a un contesto fisico e umano di cui non ricorda. Immaginiamo di trovarci in un luogo estraneo con persone che non conosciamo che ci dicono che sono nostri parenti ma noi non li riconosciamo e l'unica cosa che vogliamo è tornare nella nostra casa con i nostri genitori. E' questa una delle sensazioni che prova il malato e che può portare ad agitazione, ansia e fuga. Inoltre, molto spesso, anche i cambiamenti di ambiente possono portare ad aumentare la sintomatologia, disorientando ancora di più la persona. Es. un periodo trascorso in un posto diverso come una casa al mare. La persona trovandosi in un luogo a cui non è abituato, dove tutto è diverso: la posizione del letto rispetto al bagno, la posizione dei mobili, l'interruttore della luce ecc. può sentirsi più agitato e in ansia. Inoltre, dopo lo spostamento, la persona può avere difficoltà a orientarsi di nuovo nella propria abitazione. Anche nell'ambiente quotidiano è sconsigliabile effettuare cambiamenti nell'arredamento come modificare la posizione del letto. L'anziano istituzionalizzato Il trasferimento in una residenza protetta è anche questo preceduto da una fase di disorientamento che sembra durare circa 30 giorni chiamata " la sindrome del primo mese". La persona si ritrova in un nuovo contesto, con nuove persone e ciò può portare a delle reazioni di confusione, apatia, rifiuto, regressione e ostilità. L'ingresso nelle RSA segna un momento particolare per la persona che lascia il suo ambiente per varcare un nuovo mondo. In alcuni casi può presentarsi una sintomatologia detta delirium (leggi l'articolo a riguardo). Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
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