"Se sei intrappolato nelle sabbie mobili l’impulso immediato sarà quello di lottare e combattere per uscirne. Ma questo è esattamente ciò che non devi fare nelle sabbie mobili perché più combatti, più affondi e tenderai a peggiorare la tua situazione." Questo è ciò che avviene quando combattiamo contro i nostri pensieri e le nostre sensazioni invece di lasciarle andare. "
Cos'è l'ansia?

L'ansia è una risposta adattiva del nostro organismo davanti ad una condizione di pericolo.
L'ansia può diventare dannosa quando si attiva anche davanti a stimoli e situazioni innocue e conseguentemente porta l'individuo ad un inteso disagio nella vita quotidiana. E' come se nella nostra mente ci fosse una sovrastima del pericolo e una sottostima delle nostre capacità di farvi fronte. Davanti ad un pericolo vengono lanciati una serie di allarmi, preoccupazioni e dubbi.
L'ansia può diventare dannosa quando si attiva anche davanti a stimoli e situazioni innocue e conseguentemente porta l'individuo ad un inteso disagio nella vita quotidiana. E' come se nella nostra mente ci fosse una sovrastima del pericolo e una sottostima delle nostre capacità di farvi fronte. Davanti ad un pericolo vengono lanciati una serie di allarmi, preoccupazioni e dubbi.
Che cos'è l'ansia generalizzata?
Le persone con ansia generalizzata sono costantemente preoccupate e in allarme. Spesso sono consapevoli che le loro ansia è esagerata ma c'è difficoltà nel contenerla e spesso i rimedi utilizzati non fanno altro che mantenere le preoccupazioni.
I sintomi che spesso si manifestano sono agitazione, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità. tensione muscolare, disturbi del sonno, mancanza di riposo e sintomi somatici (nausea, diarrea, nodo alla gola ecc).
Le preoccupazioni di solito riguardano:
I criteri diagnostici per il disturbo d'ansia generalizzato proposti dal DSM-5 sono riassumibili come segue:
I sintomi che spesso si manifestano sono agitazione, stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità. tensione muscolare, disturbi del sonno, mancanza di riposo e sintomi somatici (nausea, diarrea, nodo alla gola ecc).
Le preoccupazioni di solito riguardano:
- l'ambito lavorativo
- problemi economici
- salute
- il cibo ingerito
- preoccupazione che qualcosa di brutto possa accadere alle persone care
- far tardi ad un appuntamento
- le prestazioni a scuola/lavoro/sport
I criteri diagnostici per il disturbo d'ansia generalizzato proposti dal DSM-5 sono riassumibili come segue:
- Presenza di ansia e preoccupazioni eccessive, che si manifestano per la maggior parte dei giorni per almeno sei mesi. Presenza di almeno due ambiti diversi di preoccupazione
- La persona ha difficoltà nel controllare la preoccupazione
- L’ansia e la preoccupazione sono associate con almeno tre dei sintomi seguenti: irrequietezza, facile affaticabilità, difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria, irritabilità, tensione muscolare, alterazioni del sonno
- L'ansia, le preoccupazioni e i sintomi fisici provocano una significativa riduzione della qualità di vita del soggetto
- L’ansia non è dovuta agli effetti di una sostanza o a una condizione medica
- Il disturbo non è specificato da altre condizioni mediche di natura psichiatrica
Conseguenze
I pensieri ansiosi possono arrivare ad interferire nel quotidiano causando disagio nelle relazioni sociali, in ambito lavorativo e nella quotidianità.Si passa molto tempo a pensare a come fare, cosa fare, immaginando parole da dire che si viene letteralmente catturati nel mondo della mente perdendo di vista altre cose importanti della vita che magari stanno accadendo ora.
Rimuginazioni
Il rimuginare è un aspetto centrale del disturbo e viene utilizzato per riflettere sui possibili sviluppi negativi di una situazione problematica.
l rimuginare diventa fastidioso per la persona che spesso cerca di distrarsi per interrompere il ciclo di pensieri.
I tentativi di controllo del pensiero e le richieste di rassicurazione utilizzate per tranquillizzarsi hanno spesso un ruolo di mantenimento del problema.
Molte persone con ansia generalizzata riferiscono di passare molto tempo a ruminare. La sensazione che si ha è di non avere il controllo sulle rimuginazioni e che queste possono essere pericolose e portare alla follia e che si possa rimanere sopraffatti dai pensieri e dalla preoccupazioni.
Inoltre, a volte, le persone ritengono che preoccuparsi può avere anche degli aspetti positivi per esempio rimuginando si può essere sempre pronti per affrontare un evento, preoccupandosi si possono evitare cose terribili, si possono gestire meglio le situazioni e che l'angoscia permette di fare le cose. Questi stati d'animo e pensieri mettono in moto una serie di scenari minacciosi e molto spesso le persone riferiscono che davanti a tutte le preoccupazione ci si sente di NON FARCELA.
l rimuginare diventa fastidioso per la persona che spesso cerca di distrarsi per interrompere il ciclo di pensieri.
I tentativi di controllo del pensiero e le richieste di rassicurazione utilizzate per tranquillizzarsi hanno spesso un ruolo di mantenimento del problema.
Molte persone con ansia generalizzata riferiscono di passare molto tempo a ruminare. La sensazione che si ha è di non avere il controllo sulle rimuginazioni e che queste possono essere pericolose e portare alla follia e che si possa rimanere sopraffatti dai pensieri e dalla preoccupazioni.
Inoltre, a volte, le persone ritengono che preoccuparsi può avere anche degli aspetti positivi per esempio rimuginando si può essere sempre pronti per affrontare un evento, preoccupandosi si possono evitare cose terribili, si possono gestire meglio le situazioni e che l'angoscia permette di fare le cose. Questi stati d'animo e pensieri mettono in moto una serie di scenari minacciosi e molto spesso le persone riferiscono che davanti a tutte le preoccupazione ci si sente di NON FARCELA.
Consigli
- Non cercare di controllare l'ansia o di neutralizzarla a tutti i costi, ricorda che l'ansia è una risposta adattiva.
- Concediti dei momenti per dedicarti a ciò che ti piace rallentando il ritmo di vita.
- Cerca di vivere il momento presente, i pensieri sul futuro sono solamente previsioni che possono non coincidere con la realtà.
In che cosa posso esserti utile?
Dopo una prima valutazione dei sintomi, dei meccanismi di mantenimento del disturbo, dei pensieri disfunzionali e della storia di vita della persona si cercherà di comprendere insieme il circolo vizioso che mantiene il problema e qual'è la minaccia che attiva l'ansia, aumentando così la consapevolezza su se stessi e sui propri meccanismi. Verranno poi scelte le tecniche e gli strumenti da utilizzare per raggiungere gli obiettivi concordati. L'approccio teorico a cui faccio riferimento è quello cognitivo- comportamentale. La terapia cognitiva mira a modificare le interpretazioni catastrofiche della persona cercando di renderle più aderenti alla situazione. Imparare ad accettare il rischio e l'incertezza e l'impossibilità di controllare sempre tutto.
Molto spesso le interpretazioni che si fanno sul futuro sono solo interpretazioni che non si verificheranno, altre volte invece si verificheranno nonostante il nostro volere.
Per modulare la tensione a livello del corpo verranno presentate tecniche di rilassamento muscolare e di mindfulness.
Molto spesso le interpretazioni che si fanno sul futuro sono solo interpretazioni che non si verificheranno, altre volte invece si verificheranno nonostante il nostro volere.
Per modulare la tensione a livello del corpo verranno presentate tecniche di rilassamento muscolare e di mindfulness.
Altre informazioni
Per fissare un incontro conoscitivo, per avere informazioni sui costi potete contattami inviandomi un email: annalisa.scarpini@alice.it o telefonami al 3385416763
DOVE MI TROVO:
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Dottoressa Annalisa Scarpini Psicologo Ancona Cellulare.: 338 5416763 Riceve presso: Via Giannelli, 36 - 60123 | Ancona Iscritta All’Ordine degli Psicologi delle Marche Numero: 2346 |
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