Ginnastica Mentale: stimolazione e riabilitazione cognitiva
Le sessioni di stimolazione cognitiva e riabilitazione sono utili a mantenere, allenare e rinforzare le capacità mentali.
In particolar modo per:
Rivolto ad: anziani sani , persone affette da demenza, esiti di ictus, esiti di traumi cranici, sclerosi multipla, malattie cerebrovascolari e neoplasie cerebrali
Stimolazione e riabilitazione cognitiva. C'è una differenza?
La stimolazione cognitiva.
La stimolazione cognitiva non ha come obiettivo il recupero delle abilità cognitive perse o danneggiate ma il mantenimento di quelle funzioni che ancora non sono state compromesse dalla malattia.
Si parla di stimolazione cognitiva nelle patologie neuro-degenerative come nella demenza, dove non è possibile un recupero ma, attraverso un costante allenamento, si può cercare di contrastare l'impatto della malattia.
Inizialmente viene fatta una valutazione del soggetto per comprendere su quali capacità residue lavorare e in che modo. Gli esercizi sono quindi rivolti a stimolare quelle funzioni e abilità non ancora colpite dalla degenerazione.
La riabilitazione cognitiva.
La riabilitazione cognitiva ha come obiettivo il ristabilire il funzionamento cognitivo il più vicino possibile a com'era prima dell'insorgenza della compromissione. In questo caso si mira ad un recupero delle abilità cognitive danneggiate . E' rivolta a soggetti di qualunque età che hanno subito una lesione cerebrale.
Dopo un' attenta valutazione neuropsicologica viene concordato il piano d'intervento.
Esistono due metodi:
La stimolazione cognitiva rivolta ad anziani attivi.
Sessioni di "ginnastica mentale"sono utili per allenare le funzioni cognitive anche di persone che non hanno nessuna compromissione ma che vogliono sentirsi attive sul piano cognitivo. Nel corso degli incontri vengono proposte nuove tecniche di memorizzazione, vengono allenate le capacità di attenzione, di ragionamento, di memoria e di linguaggio permettendo l'acquisizione di una maggiore fiducia nelle proprie capacità.
In particolar modo per:
- Promuovere un invecchiamento sano mantenendo attive le proprie funzioni cognitive come la memoria o l'attenzione.
- Stimolare il funzionamento cognitivo residuo in caso di patologie neurologiche degenerative.
- Stimolare il recupero di funzioni cognitive quando possibile per esempio in casi di ictus o traumi cranici
Rivolto ad: anziani sani , persone affette da demenza, esiti di ictus, esiti di traumi cranici, sclerosi multipla, malattie cerebrovascolari e neoplasie cerebrali
Stimolazione e riabilitazione cognitiva. C'è una differenza?
La stimolazione cognitiva.
La stimolazione cognitiva non ha come obiettivo il recupero delle abilità cognitive perse o danneggiate ma il mantenimento di quelle funzioni che ancora non sono state compromesse dalla malattia.
Si parla di stimolazione cognitiva nelle patologie neuro-degenerative come nella demenza, dove non è possibile un recupero ma, attraverso un costante allenamento, si può cercare di contrastare l'impatto della malattia.
Inizialmente viene fatta una valutazione del soggetto per comprendere su quali capacità residue lavorare e in che modo. Gli esercizi sono quindi rivolti a stimolare quelle funzioni e abilità non ancora colpite dalla degenerazione.
La riabilitazione cognitiva.
La riabilitazione cognitiva ha come obiettivo il ristabilire il funzionamento cognitivo il più vicino possibile a com'era prima dell'insorgenza della compromissione. In questo caso si mira ad un recupero delle abilità cognitive danneggiate . E' rivolta a soggetti di qualunque età che hanno subito una lesione cerebrale.
Dopo un' attenta valutazione neuropsicologica viene concordato il piano d'intervento.
Esistono due metodi:
- restitutivo: gli esercizi sono rivolti direttamente a stimolare la funzione colpita.
- compensativo: gli esercizi sono rivolti ad insegnare alla persona a compensare la funzione danneggiata con un'altra. Esempio: nel caso di un problema di memoria (amnesia) è possibile compensare questo deficit insegnando alla persona ad utilizzare agende e strumenti elettronici per ricordarsi eventi e appuntamenti.
La stimolazione cognitiva rivolta ad anziani attivi.
Sessioni di "ginnastica mentale"sono utili per allenare le funzioni cognitive anche di persone che non hanno nessuna compromissione ma che vogliono sentirsi attive sul piano cognitivo. Nel corso degli incontri vengono proposte nuove tecniche di memorizzazione, vengono allenate le capacità di attenzione, di ragionamento, di memoria e di linguaggio permettendo l'acquisizione di una maggiore fiducia nelle proprie capacità.
In che cosa consistono gli incontri?
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Ogni incontro dura circa 45 minuti e viene svolto individualmente. Gli esercizi proposti sono scelti in base alla persona, alle sue capacità e agli obiettivi da raggiungere. Possono essere di tipo carta e matita, ecologici o computerizzati, attraverso l'uso di programmi appositi.
Il sistema nervoso si adatta all'ambiente grazie ad un meccanismo di PLASTICITA' NEURONALE. Se sottoposto a stimolazioni ambientali, a cambiamenti fisiologici o a eventi patologici il nostro cervello si modifica. Nel caso di lesioni cerebrali, per esempio, si è visto che i neuroni (cellule del nostro cervello) che si trovano vicino all'area colpita, si riorganizzano per sostituire e compensare quelli danneggiati. Questo fenomeno sta alla base della neuroplasticità ed è fondamentale per il recupero spontaneo. Inoltre si è visto che, nel nostro cervello, esistono molte cellule inattive (che non vengono utilizzate) e questo fenomeno è detto RIDONDANZA . Queste cellule, entro un certo limite, possono andare a sostituire quelle perse. Il costante esercizio cognitivo è in grado di rinforzare le connessioni tra neuroni e nel caso di lesioni cerebrali potenziare il recupero spontaneo. Nelle situazioni in cui il recupero non è possibile, la riabilitazione cognitiva può insegnare alla persona strategie di compensazione. In caso di patologie neurodegenerative i meccanismi di RIDONDANZA E PLASTICITA' entrano in gioco nelle prime fasi della malattia ma poi non bastano più a contrastare il continuo processo di morte cellulare. Attraverso le sessioni di stimolazione cognitiva si cerca di rinforzare le cellule e mantenere allenate le capacità ancora presenti. |
Come vi posso aiutare? |
Dopo un'attenta valutazione cognitiva e l'analisi delle difficoltà nella vita quotidiana, verranno concordati insieme gli obiettivi su cui lavorare e la metodologia da utilizzare e verranno proposte delle sessioni di stimolazione cognitiva.
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Per fissare un incontro conoscitivo, per avere informazioni sui costi e sulla possibilità di un trattamento di stimolazione/riabilitazione cognitiva domiciliare o in studio contattami inviandomi un email: [email protected] o telefonami al 3385416763 |
DOVE MI TROVO:
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Dottoressa Annalisa Scarpini Psicologo Ancona Cellulare.: 338 5416763 Riceve presso: Via Giannelli, 36 - 60123 | Ancona Iscritta All’Ordine degli Psicologi delle Marche Numero: 2346 |
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