Nel corso della vita, spesso, accadono eventi ricchi di dolore. Uno di questi è la perdita di una persona cara : un genitore, un figlio, un fratello o un amico. La reazione alla morte è qualcosa con cui l'uomo si dovrà imbattere inevitabilmente. E' come se ci fosse stata nell'evoluzione della specie una naturale predisposizione all'accettazione e al lutto infatti, alcune ricerche, hanno osservato che la grande maggioranza delle persone entro circa 18 mesi “accetta” la perdita e presenta una riduzione della sofferenza e un miglioramento nel funzionamento psicologico e sociale.
Alcuni pensieri spesso presenti nel lutto:
ci si sente impotenti e incapaci di superare e comprendere ciò che sta accadendo.
si inizia a pensare di non riuscire più a vivere con quel dolore e con quell'assenza
di non riuscire a farcela da soli
possono emergere pensieri di colpa per ciò che è accaduto
si cercano spiegazioni.
i pensieri sono pieni di dubbi, incertezze e ansie.
Le fasi del lutto: Shock emotivo: la perdita brutale e improvvisa porta a non comprendere cosa stia accadendo Negazione: “non è possibile, non ora… non io, non questo…” Depressione: “cosa sarà il mio futuro senza di lui?” " come farò?" Rabbia: “spesso questi sentimenti si riversano su un capro espiatorio, si da la colpa a qualcuno o a qualcosa" Tristezza: tappa decisiva che va vissuta fino in fondo, la tristezza della perdita. Accettazione: “è dura ma devo continuare a vivere meglio che posso” Perdono: perdonare la persona, se stessi, gli altri, la vita. Ricerca del senso e della rinascita: “grazie al dolore ho potuto…” Serenità e pace ritrovata: quando la persona vive nel qui ed ora e riesce ad aderire ai progetti che le capitano.
Alcuni consigli: Non ci sono reazioni e comportamenti " giusti" al lutto. E' importante appoggiarsi alla propria rete sociale e non isolarsi, riuscire a parlare della perdita e condividere la propria sofferenza con qualcuno. La soppressione delle proprie emozioni " cercare di non pensarci e di essere forte" può invece complicare la situazione. Quando non si riesce a superare un lutto? Il lutto complicato è un prolungamento del normale processo del lutto che produce effetti sulla salute fisica e mentale influenzando fortemente la qualità della vita. Secondo il DSM-IV-TR, nel lutto possono essere presenti sintomi in comune con la depressione maggiore es. tristezza, insonnia, scarso appetito e perdita di peso. Questi fanno parte di una reazione normale al dolore sopratutto quando sono trascorsi pochi mesi dall'evento. Sintomi non caratteristici di una “normale” reazione di lutto:
sentimenti di colpa riguardanti cose diverse dalle azioni fatte o non fatte dal soggetto sopravvissuto al momento della morte;
pensieri di morte diversi dal sentimento del soggetto sopravvissuto che sarebbe meglio essere morto o che avrebbe dovuto morire con la persona deceduta;
pensieri eccessivi e morbosi di inutilità;
marcato rallentamento psicomotorio;
prolungata e intensa compromissione di funzionamento;
esperienze allucinatorie diverse dal pensiero di udire la voce o di vedere fuggevolmente l’immagine della persona deceduta.
Come affrontare il lutto complicato? Rivolgersi ad uno specialista che possa indicare il percorso terapeutico più adatto che aiuti a superare la tristezza, i sensi di colpa e per poter riprendere in mano la propria vita. La psicoterapia cognitivo comportamentale ha come obiettivo quello di “ristrutturare” le convinzioni patogene circa la morte e la propria capacità di affrontarla, e aiutare le persone a riattivarsi dal punto di vista comportamentale e di avviarsi verso l'accettazione di ciò che è accaduto.
Dottoressa Annalisa Scarpini Psicologo Ancona Cellulare.: 338 5416763 Riceve presso: Via Giannelli, 36 - 60123 | Ancona E-mail: annalisa.scarpini@alice.it P.IVA: 02679700423 Iscritta All’Ordine degli Psicologi delle Marche Numero: 2346