L’OSPITE INDESIDERATO- UNA METAFORA PER IMPARARE A FARE SPAZIO A EMOZIONI, PENSIERI E SENSAZIONI SGRADITE
Il cortometraggio “L’ospite indesiderato” di Joe Oliver illustra con una metafora il passaggio dalla lotta al fare spazio a tutti quei pensieri, emozioni e sensazioni che non desideriamo, ma che inevitabilmente fanno parte della nostra esperienza.
Il protagonista decide di organizzare una festa con tutti i suoi amici. Tutto è pronto, gli ospiti arrivano e l’atmosfera è allegra, leggera, gioiosa.
Ma a un certo punto suona il campanello: alla porta c’è il vicino di casa, una figura sgradevole, maleducata, fastidiosa. Non è stato invitato. Nonostante ciò, entra, si serve da bere e da mangiare, infastidisce gli altri ospiti. Il protagonista lo caccia via.
La festa riprende… ma poco dopo il vicino torna. Suona di nuovo. Ancora una volta viene cacciato.
Per essere sicuro che non rientri, il protagonista decide di rimanere vicino alla porta a fare la guardia. Questo lo fa sentire più tranquillo… ma nel frattempo si sta perdendo la festa.
