UNA STORIA CHE INSEGNA A LASCIARE ANDARE IL CONTROLLO E A GODERE DEL MOMENTO PRESENTE
Il cortometraggio “Qui e Ora” si apre con un suono familiare: il ticchettio dell’orologio. È quel rumore che ogni giorno accompagna — quasi impercettibilmente — le nostre vite, dettando ritmi e abitudini che ripetiamo in automatico.
Sveglia, bagno, colazione, lavoro. Giorno dopo giorno, i nostri gesti si susseguono senza consapevolezza, come se vivessimo in una sorta di “pilota automatico”. Finché qualcosa non va secondo i piani. È in quel momento che si apre una crepa nel tempo, e nasce la possibilità di cambiare.
Lo schema che si ripete
Nel corto, il protagonista si ritrova a vivere più volte la stessa giornata, come un loop da cui sembra impossibile uscire. Prova allora diversi tentativi per cambiare il finale:
- Osserva dall’esterno, ma continua a ripetere gli stessi schemi interni.
- Cerca di controllare gli eventi esterni, senza però modificare davvero se stesso.
- Infine, interviene sulla causa profonda: rompe l’orologio, il simbolo stesso della sua ossessione per il tempo.
Il tempo non si ferma, ma possiamo cambiare sguardo
Quando rompe l’orologio, il tempo non si ferma davvero. A fermarsi è l’ossessione di doverlo controllare a tutti i costi. E allora succede qualcosa di straordinario: il protagonista riesce a vivere il presente. Si accorge del sole, della natura, dell’aria intorno a lui. Respira. È consapevole. È vivo.
Questo non è solo il finale di un cortometraggio, ma una metafora potente delle nostre vite.
Rompere lo schema, vivere il presente
Anche noi, nella vita quotidiana, spesso aspettiamo che le cose cambino da sole, senza modificare noi stessi. Continuiamo a leggere la realtà con gli stessi “occhiali”, a ripetere gli stessi copioni. Eppure, è solo quando scegliamo di cambiare sguardo — i nostri pensieri, le nostre reazioni — che possiamo davvero vivere nel presente.
Ed è lì, nel qui e ora, che la vita si rivela in tutta la sua bellezza. Quando lasciamo andare il bisogno di controllo, quando accettiamo ciò che è, allora il finale può davvero cambiare.
QUI E ORA CORTO ANIMATO




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