Conoscere i disturbi comportamentali della malattia di Alzheimer: il vagabondaggio

Con il termine"vagabondaggio" o "wandering" si intende quel disturbo comportamentale che porta la persona affetta da demenza a vagare senza sosta e senza un apparente scopo.
Le possibili cause che si attribuiscono al vagabondaggio:

• la noia
• il disorientamento e i problemi di memoria 
• l'ansia
• un disagio
• un cambiamento di ambiente (vedi anche: Vacanze e cambiamenti di ambiente nelle demenze)

Secondo Koopman at al, 1988, il vagabondaggio, come altri disturbi comportamentali, sono forme di gestione dell'ansia.
Durante la notte, a causa del buio, la persona perde i suoi punti di riferimento, ciò produrrebbe un aumento dell'ansia che conseguentemente porterebbe al vagabondaggio.
La noia agisce in modo simile al buio. Il non sapere cosa fare può provocare agitazione e far insorgere l'ansia.

Cosa fare?

1. Questo sintomo potrebbe portare la persona ad allontanarsi dalla propria abitazione. E' importante che abbia sempre con sè un numero di telefono, una fotocopia della carta d'identità e un indirizzo. 
2. Permettere alla persona di muoversi in sicurezza. Eliminando i tappetti, illuminando bene il percorso, stando attenti a neutralizzare le possibili fonti di pericolo e di rischio caduta (ciabatte, pavimenti bagnati). Ricordiamoci sempre che: impedire alla persona di camminare non fa altro che incrementare l'aggressività e i disturbi comportamentali.  
3. Portarlo a passeggiare durante il giorno.
4. Coinvolgerlo in attività che sia in grado di fare. Vedi anche: Stimolare la persona malata di Alzheimer a casa- consigli per i familiari
5. Non apportare modifiche all'ambiente
6. Camminando tanto si consumano più energie. E' quindi importante bere molto e una dieta equilibrata.

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