Il bagno e l'igiene personale sono spesso attività che portano ad agitazione e rifiuto per chi ha un declino cognitivo.
Tutte le manifestazioni messe in atto per evitare di lavarsi hanno un significato. Cerchiamo di capire che cosa prova la persona e da dove nasce il disagio.
Bisogna cercare di rendere il momento del bagno qualcosa di piacevole e non di spaventoso. E per fare questo bisogna cercare di osservare attentamente cosa succede. Dal momento in cui proponiamo di fare il bagno. Fare attenzione a cosa solitamente gli diciamo, alle parole che utilizziamo e la risposta della persona. In che momento inizia ad essere agitata? Quando diciamo la parola "bagno"? Quando vede la persona che di solito si occupa di questo? Quando lo si spoglia? Quando sente l'acqua? Cosa accade quando si agita? Noi come rispondiamo alla sua agitazione?
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L'approccio centrato sulla persona propone una nuova prospettiva per comprendere i problemi comportamentali della persona con demenza.
Secondo i modelli psico-sociali, i problemi comportamentali, sono sia il frutto del deterioramento cognitivo ma anche il risultato di fattori ambientali esterni alla propria malattia come fattori sociali, relazionali, ambientali. La Formula arricchita di Kitwood mostra proprio questo: DEMENZA= CN + S+B+P+PS CN= compromissione neurologica S= stato fisico, malattie concomitanti, deficit sensitivi es. uditivi, visivi B= biografia e storia di vita della persona P= personalità. Come la persona reagisce allo stress. PS= psicologia sociale Secondo Kitwood tutti questi fattori influenzano il modo in cui la persona con demenza AGISCE, SENTE E PENSA. Quando ci si prende cura di una Persona con demenza bisognerebbe attribuire un maggiore valore alla PERSONA che non alla demenza. Per fare questo è stato proposto il modello VIPS: V= VALORIZZARE: valorizzare la persona indipendentemente dalle capacità cognitive I= INDIVIDUALIZZARE: ogni persona è unica P= PROSPETTIVA: comprendere il mondo osservandolo con gli occhi dell'altro S= AMBIENTE SOCIALE: creare un ambiente sociale fatto di accortezza e rispetto. Per fornire un'adeguata assistenza è allora necessario:
Quando per esempio sono presenti disturbi comportamentali bisogna provare a domandarsi:
Anche la persona con demenza ha dei bisogni, desideri e aspettative e di questo bisognerebbe esserne consapevoli quando si presta assistenza. Per esempio quando proponiamo alla persona di fare qualcosa ci può essere risposto:
Molti atteggiamenti messi in atto dagli operatori e dai familiari non rispettano i BISOGNI DELLA PERSONA, ciò non è viene fatto con malevolenza ma in modo inconsapevole, senza rendersene conto. Alcuni degli errori più comuni nell'assistenza:
Diversi studi e ricerche sono state pubblicate in questi ultimi 10-15 anni in Europa sulla psicologia delle persone con demenza. Si è dimostrato che i modelli psicosociali, rispetto ai modelli tradizionali, diminuiscono l'intensità e la frequenza dei disturbi del comportamento, nonché l'utilizzo di mezzi di contenzione fisica e/o farmacologia. Bibliografia “Qualità di cura e qualità di vita della persona con demenza” Ed. FrancoAngeli S. Faggian, E. Borella G. Pavan “Relazioni di cura” Ed.carocci Faber G.Bissolo, L. Fazzi, M.V. Giannelli |
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