Dott.ssa Annalisa Scarpini
La limitata efficacia delle terapie farmacologiche nel rallentare il processo dementigeno, ha permesso di dirigere l'attenzione verso nuovi strumenti : " le terapie non farmacologiche".
Di queste " terapie" si è iniziato a parlarne circa 10 anni fa quando è stata sottolineata la necessità di esercitare le abilità residue per non perderle o comunque per non perderle troppo rapidamente e di migliorare la qualità della vita del malato Cosa sono le terapie non farmacologiche? Sono degli interventi non chimici, mirati e replicabili, centrati sulla persona che agiscono sulla sfera cognitiva, comportamentale, relazionale ed emotiva. Questi interventi non hanno lo scopo di recuperare le abilità compromesse ma di rallentare l'impatto della malattia. Premessa Prima di qualsiasi intervento l'operatore dovrà valutare le competenze residue della persona, oltre che la presenza o meno di disturbi comportamentali per poter costruire un trattamento a doc. Tecniche psicologiche e approcci teorici:
Bibliografia: C. Fagherazzi, P. Stefinlongo, R. Brugiolo. Trattamento farmacologico e non farmacologico della demenza di Alzheimer: evidenze. G Gerontol 2009;57:222-233 Annalisa Scarpini-psicologo clinico- riceve ad Ancona Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
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