Dott.ssa Annalisa Scarpini
In varie parti del mondo nascono i villaggi Alzheimer, intere città dove persone con demenza possono vivere in piena libertà. A differenza delle RSA e delle case di cura, qua ogni persona ha la sua abitazione, la sua camera arredata con mobili anni 40°-50° e con ricordi della persona . Il primo Villaggio Alzheimer sorge in Olanda nel 2009 e viene chiamato Hogeweyk, è formato da 23 case per 152 anziani. All'interno di ogni casa vivono 6 o 8 persone. Ogni ospite dispone di una grande camera da letto e condivide con gli altri coinquilini il soggiorno, la cucina e la sala da pranzo Ad Hogeweyk esistono 7 diversi stili di arredamento in base alla provenienza culturale della persona: cittadino, familiare, culturale, indonesiano, classe agiata, tradizionale e cristiano. Il villaggio dispone di strade, piazze, giardini e un parco dove i residenti possono tranquillamente vagare liberi, inoltre, proprio come qualsiasi altro paese Hogeweyk offre ristoranti, un bar, negozi , un ufficio postale e un teatro. I residenti fanno la spesa al supermercato e aiutano con la preparazione e la cottura dei pasti come se fossero a casa. Il personale, all'interno delle abitazioni, indossa un normale abbigliamento diurno: nelle famiglie della classe operaia le badanti sono presentate come signore che prestano compagnia, mentre in ambiente di classe superiore / aristocratica, sono presentate come servitù. Se le persone si perdono troveranno sempre un "cittadino" pronto ad aiutarli. Infatti, la città conta di 240 "paesani- operatori" vestiti in abiti civili. Il personale si prende cura di tutto, dalla cottura dei pasti e la pianificazione delle attività di assistenza, la cura personale, la somministrazione dei farmaci e la pulizia degli ambienti. Questo sistema di assistenza sembra ridurre i disturbi comportamentali, portando ad una riduzione farmacologica, a mantenere le persone attive dando un senso e uno scopo alle loro vite che non è presente nelle case di cura tradizionali. Nel 2012 nasce anche in Inghilterra un villaggio per la demenza progettato con l'obbiettivo di rievocare i ricordi. Costruito somigliante ad una tipica cittadina inglese del 1950. Pubblicità e cimeli d'epoca decorano le stanze, dentro e fuori, per stimolare i ricordi e incoraggiare la conversazione. Lungo un corridoio, foto a tema sul viaggiare, il matrimonio, i figli, le automobili, i cani, la pesca e l'esercito per aiutare ad avviare conversazioni tra i residenti e personale. La casa utilizza anche un sistema touch-screen per coinvolgere gli anziani in una vasta gamma di attività e stimolare cognitivamente l'anziano, da puzzle e giochi di parole alla messa in onda di spot televisivi d'epoca e musica della loro epoca. E in Italia?
Aspetti negativi e positivi Uno degli aspetti negativi sono sicuramente i costi. I residenti di alcuni villaggi presenti nel mondo pagano circa 7000 dollari al mese, e c'è una lista d'attesa continua. Tra gli aspetti positivi c'è sicuramente il numero del personale, doppio rispetto all'utenza. La possibilità di muoversi liberamente e senza possibilità di perdersi e di trovare ovunque personale preparato e paziente che sa come far fronte a possibili disturbi comportamentali. A Hogeweyk, in Olanda, le porte d'ingresso del villaggio sono aperte, per favorire un maggior contatto con il territorio e i ristoranti e i negozi sono fruibili anche da esterni ma le porte automatiche restano bloccate in uscita e per aprirle bisogna rivolgersi alla reception. Se doveste passare da quelle parti ricordatevi di visitare Hogeweyk. Sarebbe sicuramente interessante poter osservare dal vivo la reale funzionalità di tale progetto e come viene vissuta l'assistenza. Se la curiosità aumenta andate sulla pagina facebook di Hogeweyk cliccando qui , sono presenti fotografie di persone in visita molto più reali di quelle che si possono trovare online. Dott.ssa Annalisa Scarpini, psicologo clinico. Riceve ad Ancona
0 Comments
Leave a Reply. |
CONTATTITel.3385416763 Rimani aggiornato e continua a leggere gli articoli e le novità su Facebook:
|