DOC DA CONTAMINAZIONE-HIV
DOC da Contaminazione e Paura di Contrarre l’HIV: Sintomi, Cause e Trattamento
Che cos’è il DOC da contaminazione
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) da contaminazione è una delle forme più comuni di DOC.
Chi ne soffre sviluppa una paura persistente e irrazionale di entrare in contatto con germi, sostanze pericolose o malattie.
Tra le preoccupazioni frequenti c’è la paura di contrarre l’HIV, nonostante nella maggior parte dei casi i rischi reali siano minimi o assenti.
Sintomi principali
Le persone che vivono questo tipo di DOC possono manifestare:
- Ossessioni: pensieri intrusivi e ricorrenti come “E se ho toccato sangue infetto?” o “Potrei ammalarmi solo stringendo una mano”.
- Compulsioni: azioni ripetitive per ridurre l’ansia, ad esempio:
- lavaggi frequenti e prolungati delle mani
- controlli medici eccessivi e non necessari
- richiesta continua di rassicurazioni a familiari o medici
- evitamento di luoghi o persone percepite come “a rischio”
- Ansia intensa che interferisce con la vita sociale, lavorativa e relazionale.
Cause e fattori di rischio
Il DOC ha origini multifattoriali, con contributi biologici, psicologici e ambientali:
- predisposizione genetica e vulnerabilità neurobiologica
- eventi stressanti o traumatici
- convinzioni disfunzionali legate a responsabilità e colpa
- scarsa tolleranza all’incertezza
Nel caso della paura dell’HIV, può pesare anche la grande risonanza emotiva e sociale che questa malattia ha avuto negli anni.
Differenza tra timore realistico e DOC
È importante distinguere tra:
- Paura razionale → seguire comportamenti di prevenzione adeguati (es. usare il preservativo, evitare scambio di siringhe).
- Paura ossessiva → ansia sproporzionata, rituali ripetuti e pensieri intrusivi non giustificati dal rischio reale
Chi soffre di DOC da contaminazione può manifestare comportamenti ripetitivi e rituali per ridurre l’ansia, come:
- Evitare contatti con oggetti o persone percepite come “pericolose”.
- Lavaggi frequenti di mani, corpo o biancheria con disinfettanti specifici.
- Controlli medici ripetuti per escludere l’infezione.
- Evitare rapporti intimi o situazioni sociali.
- Consultare continuamente fonti online per informazioni sul virus.
Questi comportamenti offrono solo un sollievo temporaneo, mentre l’ansia e il dubbio persistono, compromettendo relazioni, lavoro e qualità della vita.

Esempio di Ossessione
Una persona potrebbe stringere la mano a uno sconosciuto e subito insorgere il pensiero:
“E se avessi contratto l’HIV?”
Anche conoscendo le probabilità estremamente basse di trasmissione attraverso un contatto casuale, il dubbio ossessivo persiste:
- Toccando una maniglia di bagno pubblico
- Usando denaro o oggetti maneggiati da altri
- Vedendo sangue o siringhe
- Leggendo o sentendo la parola “HIV”
Paure Sottostanti
Le ossessioni legate all’HIV possono derivare da diverse paure personali:
- Paura della morte o della malattia cronica.
- Timore di dolore o effetti collaterali dei trattamenti.
- Sensazione di essere un peso per la famiglia.
- Ansia legata allo stigma sociale e al giudizio degli altri.
- Paura di contagiare involontariamente altre persone.
Trattamento del DOC da Contaminazione
Le linee guida internazionali consigliano un approccio combinato:
- Terapia farmacologica quando necessario.
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT) per ridurre ansia, ossessioni e compulsioni.
La tecnica principale è l’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP):
- La persona viene gradualmente esposta allo stimolo ansiogeno (ad esempio la parola “HIV” o situazioni che evocano il virus)
- Viene insegnato a gestire l’ansia senza ricorrere ai rituali di sicurezza
- Nel tempo, lo stimolo perde parte della sua “pericolosità” percepita
Questo approccio permette di recuperare controllo, ridurre i comportamenti compulsivi e migliorare la qualità della vita.






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