Dott.ssa Annalisa Scarpini- Psicologo Ancona
Le persone che convivono quotidianamente con l'ansia spesso si chiedono:
Ci sono, naturalmente, una moltitudine di fattori che influenzano le risposte a queste domande, tra cui:
“L’apprensione innescata da una minaccia a qualche valore o scopo che l’individuo ritiene essenziale alla sua esistenza. La minaccia può essere alla vita fisica (per es. la minaccia di morte o di malattia) o all’esistenza psicologica (perdita di libertà o di sicurezza) oppure la minaccia può essere diretta a qualche altro valore che il soggetto identifica come prioritario nella propria esistenza (il patriottismo, il successo, l’amore per un’altra persona, ecc..)…”Rollo May, 1979, p.180 Per comprendere l'ansia è possibile far riferimento ad una 'formula '. Secondo l'approccio cognitivo, la valutazione dell'evento e quindi il livello dell'ansia è influenzato da:
Vediamo un esempio concreto: Ho l'ansia perchè penso che potrei avere un attacco di panico all'interno di un centro commerciale. PROBABILITÀ' DELLA MINACCIA: Se penso che l'attacco di panico sia probabile al 10%, sarò ansioso ma magari riuscirò ad entrare nei negozi se accompagnato. Se penso che la probabilità che abbia un attacco di panico è stimata al 90%, il livello di ansia salirà vertiginosamente. IMMINENZA: Se devo andare al centro commerciale tra pochi minuti avrò un livello d'ansia più alto rispetto se ci dovessi andare tra due mesi. GRAVITA': Se mi immagino l'attacco di panico e di riuscire a correre a nascondermi in bagno in modo che non mi veda nessuno, l'imbarazzo e la gravità dell'evento sarà percepita in modo minore. Se invece penso che sarò in imbarazzo al 90% , che tutti mi vedranno in preda al panico e penseranno male di me, la mia ansia salirà ancora di più. POTERE PERSONALE: Il pensare 'Potrei avere un attacco di panico, ma il mio terapista mi ha insegnato come usare la respirazione per calmarmi' è diverso dal "Avere un attacco di panico sarebbe assolutamente terribile ,potrei svenire e finire in ospedale' , perchè così l'ansia sale. AIUTO ESTERNO: E infine, è diverso pensare che, se mi venisse un attacco di panico in un centro commerciale le persone presenti mi potrebbero aiutare, dall'immaginarsi persone che mi ignorano o che potrebbero anche essere scortesi. Da ciò si può concludere come vari fattori portano ad innescare un'elevata ansia come la percezione dell'alta probabilità che ciò che si teme possa accadere e che se ciò avvenisse sarebbe gravissimo. C'è inoltre una sottostima delle proprie risorse personali ed esterne per farvi fronte. "Nel Disturbo d’ansia il difetto di elaborazione dell’informazione, causa della vulnerabilità e della persistenza dell’ansia stessa, può essere visto da un lato come una preoccupazione relativa al concetto di pericolo dall’altro come una sottovalutazione delle capacità individuali di farvi fronte (Back , Emery e Greenberg, 1985)" "La sovrastima del pericolo e la sottostima delle capacità di fronteggiarlo, riflettono nei disturbi d’ansia l’attivazione dei cosiddetti “schemi di pericolo”: “il nodo del disturbo degli stati d’ansia non coinvolge il sistema affettivo, come si è portati a credere, ma gli schemi cognitivi connessi alle sensazioni di pericolo, a causa dei quali la realtà esterna viene vissuta come estremamente pericolosa e il proprio sé come estremamente vulnerabile” (Beck 1985, p.192)
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